Ti è mai capitato di pensare 💭 come sarebbe passeggiare per la tua città come un turista?
Ignaro dei tesori che potresti scoprire e con qualcuno che ti accompagna alla scoperta 💡 della mappa 🗺️ che tu stesso hai disegnato e che vorresti percorrere?

Ma nella realtà quotidiana….chi va davvero a visitare la propria città scortato da una guida? Direi…nessuno!
Sarebbe invece fonte di grande stupore scoprire, con inaspettata meraviglia, quanto c’è ancora di inesplorato nel luogo in cui si abita da una vita intera e in cui ci si aggira con fare annoiato.

Ecco oggi vorrei condividere con voi una mia riflessione su questo tema.

Penso che, spesso, tutti noi trattiamo il nostro corpo come il luogo in cui siamo abituati a vivere da sempre ma che non abbiamo mai visitato con curiosità e attenzione e che, in realtà, non conosciamo affatto.

In quest’ottica potremmo pensare al Pilates proprio come la nostra guida turistica, che ci conduce verso noi stessi, verso quel corpo che il più delle volte abitiamo con noncuranza…

Pilates è davvero l’occasione per fare un viaggio dentro di noi e ci aiuta a riscoprire di cosa siamo fatti.
Di sicuro ci rende consapevoli dei nostri punti deboli e punti di forza nel corpo, ci fa scoprire muscoli dei quali non sapevamo neanche l’esistenza, ma ci aiuta anche a capire qual è la nostra tempra mentale, se siamo pigri o indolenti, entusiasti o rassegnati, esplosivi o flemmatici, come affrontiamo e ci relazioniamo con la vita insomma! 
Come una guida turistica ci trasporta nella “nostra città” e quello che accade è che spesso ci fa rinnamorare di essa.
Ce la fa guardare con occhi completamente nuovi. Ci fa venire voglia di prendercene cura e di proteggerla.
Ci fa sentire un po’ speciali, perché siamo così fortunati ad abitare lì…e niente appare più scontato, ma al contrario, tutto diventa prezioso e unico. 

Se interpretiamo simbolicamente il concetto di ‘abitare’ ci accorgiamo che c’è una ricerca di significato nell’abitare il corpo, nell’aspetto somatico, “creaturale” dell’essere umano, così come vi è anche la ricerca di un senso psicologico, interiore, concernente l’anima – ovverosia l’abitare se stessi, la conoscenza che si può scegliere di avere, più o meno profonda, di quella CASA che ognuno di noi intimamente è.
C’è una cosa che è unica al mondo, un grande tesoro; la si può chiamare il compimento dell’esistenza, la pienezza della vita; questa cosa non si trova in alcuna parte del mondo, eppure esiste un luogo dove la si può trovare, e questo luogo è il luogo dove ci si trova.

Il luogo in cui ci si trova è il LUOGO DOVE SIAMO, QUI E ORA.

Attraverso la pratica del Pilates si può realmente sperimentare la stupenda sensazione di sentire il proprio corpo dapprima e poi la propria mente e il proprio spirito riacquistare vigore, per il fatto di essere di nuovo presenti a se stessi e vivi, grazie ad un flusso di movimento che ci porta ‘dentro di noi’ e non ‘fuori da noi’.

Pilates è completamente diverso da tutte le altre attività sportive proprio per questa ragione, perchè aiuta a costruirci una protezione sicura dall’ inarrestabile sovra esposizione agli stimoli esterni a cui siamo costantemente sottoposti e che ormai, sempre più spesso, affliggono la nostra mente e di conseguenza hanno un effetto negativo anche sul nostro corpo sottoponendoci a stress subdoli di cui spesso non siamo neanche minimamente consapevoli e che ci assorbono in un turbine vizioso e senza scampo, facendoci sempre di più allontanare da ‘chi siamo veramente’. 

Il nostro corpo, proprio come la nostra casa, è un bene primario: un luogo in cui ristorarsi, riposarsi, ripararsi, ritemprarsi, ricaricarsi… Abitare infatti non è solo uno ‘stare’, ma anzitutto un ‘esserci’ e la casa è il luogo umano per eccellenza.

Ci avevi mai pensato? A quanto praticare Pilates ti sia d’aiuto nel ‘ritrovarti’? 

Spero di averti dato uno spunto di riflessione interessante…

Fammi sapere cosa ne pensi e raccontami la tua esperienza col Pilates. 

Anche tu sei riuscito a sperimentare questo senso di rinnovamento da ‘dentro verso fuori’?